Scende la sera, immobili sono i prati. Il gorgogliare del ruscello assetato silente tutto il giorno si leva di nuovo. Abbandonata è la quasi falciata pianura, silenziose le stoppie..........E lontano sul puro orizzonte vedi pulsante per la prima stella il liquido cielo sopra la collina.

venerdì 4 maggio 2012

Io t’incontrai dove la notte confina col giorno; dove la luce suscita le tenebre in alba e l’onde portano il bacio dall’uno all’altro lido. Dal cuore dell’azzurro impenetrabile giunge un aureo appello, e attraverso il crepuscolo di lagrime io tento di fissarti, e non son sicuro di vederti. (R. Tagore)

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