Scende la sera, immobili sono i prati. Il gorgogliare del ruscello assetato silente tutto il giorno si leva di nuovo. Abbandonata è la quasi falciata pianura, silenziose le stoppie..........E lontano sul puro orizzonte vedi pulsante per la prima stella il liquido cielo sopra la collina.

sabato 10 dicembre 2011

Immagini (2)



Qui parliamo di atmosfere, quelle che certi luoghi e certi giorni non ti fanno aprire la bocca ma solo l'anima parlando con sguardi e sorrisi.
Ci sono luoghi dell'anima capaci di medicare antiche ferite, altri di sostituirsi ad interventi chirurgici a cuore aperto. Amare la terra su cui viviamo significa anche questo: riconoscere al corpo che ci circonda come un involucro nell'involucro, come due placente, la forza di proteggerci sempre anche da noi stessi. Mare, montagna, pianura, collina, nebbia o pioggia, sole o vento, neve o quelle giornate simili all'albume dell'uovo nulla è così importante come esserci dentro quelle giornate, meravigliosamente esserci, respirando quei giorni come fossero i primi e gli ultimi della nostra vita!

Immagini


Ci sono immagini come questa che colpiscono al cuore ed altre che non sfiorano neppure i sensi. Questa mi ricorda momenti infiniti di dolcezza infantile. Fortunato o fortunata sono coloro che possono ricordare della loro infanzia solo momenti magici come questi. Si può vivere di rendita fino alla fine dei giorni e delle notti grazie a quella magia che rimane sotto la pelle come un tatuaggio nascosto dell'anima!

Ci sono....


Poesia di Tove Ditlevsen:
1918-1976

CI sono due uomini nel mondo,
che costantemente m'incrociano la strada,
l'uno è colui che io amo,
l'altro è colui che mi ama.
L'uno è un sogno notturno,
e abita nella mia mente buia.
L'altro sta alla porta del mio cuore,
ed io mai gli apro.
L'uno mi ha dato un primaverile soffio di felicità
che subito dispariva......
l'altro mi ha dato tutta la sua vita
e non è mai stato ripagato di un'ora.
l'uno freme al canto del sangue,
dove l'amore è puro e libero,
l'altro ha a che fare con il triste giorno
in cui affogano i sogni.
Ogni donna si trova tra questi due
innamorata ed amata e pura......
una volta ogni cent'anni può succedere
che essi si fondano in uno.

Adoro questa poesia soprattutto perchè ritengo fortunata l'autrice. Spesso capita che non si incontri ne l'uno ne l'altro e di nostalgia non si possa parlare neppure di un sogno!

Il Natale


Ci sono persone che fanno di tutto per rovinare il Natale. Cominciano a novembre organizzandosi con il proprio disprezzo gratuito verso luminarie e vetrine dei negozi, come se fosse solo il lato consumistico a valorizzare questa festa! Spesso abbiamo ricordi di Natali passati meravigliosi che chi vive con noi cerca di distruggere in tutti i modi. E' una guerra fino all'ultimo "morto" Natale compreso ma, non bisogna darsi per vinti o cedere nemmeno di un metro!
Ognuno di noi ha il diritto di interpretare il Natale a modo suo rispettando le idee altrui seppur diverse. Il disprezzo è come un'erba infestante non rispetta nulla e soffoca ogni anelito, anche il più sincero e minimalista che del Natale vorrebbe solo veder illuminata la sua candela!
Chi è triste lo vuole nebbioso,
chi è arrabbiato lo vuole soffocare,
chi è eccitato lo vuole anticipare,
chi è innamorato lo vuole poco illuminato e non sfavillante,
chi è vecchio lo osserva con indulgenza,
chi è adolescente lo osserva con sospettosa nostalgia.
Chi lo ama lo attende con devota pazienza per tutto l'anno,
ad occhi bassi, sorridendo fra sè e sè.
Non c'è nessuno che possa veramente imbrattare la tela di quel giorno, di quelle ore.
C'è chi lo confonde con il cibo e le pietanze elaborate,
chi vorrebbe manifestare contro gli eccessi alimentari con un solenne digiuno.
Ognuno di noi manifesta il proprio convincimento
ed interpreta il Natale usando la stessa maschera ogni anno, mutuata dai cartelloni pubblicitari e non dalla propria anima,
vestendosi come un albero od un presepe,
truccandosi come una vecchia donna condiscendente verso sè stessa ed i propri difetti.
C'è chi abborrisce così tanto il Natale da avvelenarlo con la sua lucida ironia.
C'è chi lo ama semplicemente per quello che è!
Un giorno di festa, una nascita annunciata e mai provata se non dalla fede!
Il ritorno lento ed inesorabile della luce,
una gioia contenuta mai urlata,
una vita da raccontare, una luce da spegnere prima di andare a dormire,
candele da accendere senza provocare incendi,
un dolce da mangiare, zenzero da grattuggiare su biscotti informi senza tanto convincimento solo per imitare una ricetta letta in un romanzo, un giorno qualunque che si veste con l'abito della festa, pulito, profumato, stirato, ricamato con alci e stelle.
Una sempllice risata gorgogliante di bambino,
una carezza, uno sguardo, una memoria custodita con amore.
Ecco che cosa è il Natale per me!