Scende la sera, immobili sono i prati. Il gorgogliare del ruscello assetato silente tutto il giorno si leva di nuovo. Abbandonata è la quasi falciata pianura, silenziose le stoppie..........E lontano sul puro orizzonte vedi pulsante per la prima stella il liquido cielo sopra la collina.

martedì 27 luglio 2010

Il ritmo dei sentimenti

Nella vita di tutti i giorni, abbiamo bisogno di alcune certeze. Tutto deve avere il suo posto e credere in questo ci rende innocenti. Nel corso del tempo, sotto lo stesso cielo, speriamo, sogniamo, ridiamo, troviamo e perdiamo la nostra strada. la fine può essere l'inizio ed è in questi momenti che i pezzi, come quelli di un mosaico, si rimettono insieme. Da giovane molto entusiasmo, speranza in quantità illimitata mi facevano scrivere versi che con gli occhi del presente odorano di stupidità innocente e di sconfinata, assoluta fede nell'amore. L'età dell'innocenza la chiamano ed hanno ragione, peccato la vita cerchi inesorabilmente di farti cambiare idea, a volte riuscendovi altre meno. Scrivevo di un ragazzo che non ho più rivisto, di promesse ideali da mantenere, di impressioni e poche certezze, di sguardi e pochissime parole e speravo di rivederlo un giorno per dire e fare quello che la timidezza, la paura, il senso del ridicolo già sviluppato ,non ci avevano consentito di realizzare. Rileggerla mi ha dato la dimensione di quello che ero e ricordato quello che si sente a 15-16 anni e che non proverai mai più con la stessa intensità di quelle ore, di quei giorni. Scrivevo......
Il nostro amore/ritornerà a vivere/con il freddo vento del Nord/L'estate volgerà al termine/prima di rivederci uniti./L'autunno scalderà i pensieri/e nella loro caducità/le foglie li rivestiranno/con i colori del fuoco/Riprenderemo la corrente/e proseguiremo per fiumi e mari/prima di trovare riposo/sulla riva delle nostre vite/unite e mai smarrite dalla memoria./ Aithne
Patetica, forse! C'era un tempo in cui prima di agire, di partire, di parlare, di toccare, si usavano i pensieri e le parole per trovare la strada ed il coraggio di percorrerla fino in fondo. Un respiro profondo e...anche gli errori avevano bisogno di essere rivestiti e scaldati non solo le certezze e le conquiste andavano ornate e celebrate. Oggi amare a quell'età sembra un treno ad alta velocità che vuole saltare molte stazioni prima di giungere a destinazione, costi quel che costi. La fretta si è impadronita anche del linguaggio dei sentimenti ed ha reso la parte pratica simile alle prestazioni sportive, comprensiva di doping. Auguro a mia figlia di far valere il suo ritmo musicale nella vita e nei sentimenti, quando le verrà chiesto e sentirà il bisogno di esprimersi di non seguire il passo altrui ma di camminare all'unisono e di scegliere liberamente senza pregiudizi o costrizioni di sorta.

2 commenti:

  1. Come hai ragione! L'intensità delle emozioni del mio grande amore adolescenziale io non l'ho più riprovata. Le gambe che facevano " giacomo-giacomo" e che mi rendevano difficile persino il camminare, la voce tremula quando gli parlavo anche solo per telefono, nonostante cercassi in tutti i modi di controllarla vergognandomi da morire, per non parlare del cuore " a mille", il tutto senza alcun contatto fisico, cioè senza scambio di effusioni, beh io non ho più vissuto niente del genere tanto che lo considero il più grande amore della mia vita!

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  2. Spero che un giorno mia figlia abbia un compagno che le chieda: che cosa desideri veramente dalla vita, da te stessa? E se mia figlia farà altrettanto condividendo insieme sogni ed interessi sarà molto, molto felice. In un mondo in cui gli esseri umani hanno tanta paura di "perdere" e si costruiscono mura protettive contro il dissolvimento della propria anima sarà difficile ma non impossibile che riesca a trovare il compagno ideale della sua vita. Le auguro buona ricerca e tanta, tanta fortuna!

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