Scende la sera, immobili sono i prati. Il gorgogliare del ruscello assetato silente tutto il giorno si leva di nuovo. Abbandonata è la quasi falciata pianura, silenziose le stoppie..........E lontano sul puro orizzonte vedi pulsante per la prima stella il liquido cielo sopra la collina.

venerdì 23 luglio 2010

cultura e pettegolezzi

Hai mai ascoltato G. il poema sinfonico di Otorino Respighi "Feste romane, Pini di Roma, Fontane di Roma "?Te lo consiglio vivamente e, se ami la natura come mi hai dimostrato nei tuoi post, ne verrai stregato. Quella musica traduce in suoni quello che gli occhi vedono, le orecchie percepiscono, il corpo sente , quando ti trovi in un giardino, in un bosco, se partecipi alla gioia di una vendemmia, di un raccolto, se osservi ciò che di meglio l'uomo ha fatto dell'uomo attraverso la costruzione di una fontana, di un palazzo con giardini meravigliosi (oggi accessibili al pubblico grazie alle tasse che i proprietari devono pagare allo stato, nonchè alla manutenzione costosa di queste ville divenute patrimonio artistico, architettonico e culturale di una nazione),alle statue ed alle prospettive create da giardinieri architetti. Quella musica fa registrare ad ogni cellula del tuo corpo l'incontro felice tra umanità e natura, reso possibile dal genio e dall'amore infinito per ciò che ci circonda e che fa parte della nostra essenza animale più di quanto vorremmo ammettere. Quante volte abbiamo sentito il bisogno di fare una passeggiata in un bosco, lungo l'argine di un fiume, di sfinirci per raggiungere la cima di una montagna. Il nostro corpo ed il nostro spirito hanno bisogno di ritrovarsi in quegli elementi. Non è una compensazione alla vita che conduciamo, alle persone che avremmo preferito non incrociare sul nostro cammino....... è un bisogno ancestrale, fisico e psichico. Scusa la divagazione.Grazie per la tua amicizia, tu ed Ornella state diventando preziosi come solo le persone vere sanno essere. Commenterò il resto del tuo post più tardi, il piacere ed il dovere di essere madre mi sta chiamando al telefono.
Un Haiku per chiudere con grazia:
Incontrarsi è bello,
non incontrarsi è brutto.
Pioggia sulle foglie nuove. Sugita Hisajo

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