Scende la sera, immobili sono i prati. Il gorgogliare del ruscello assetato silente tutto il giorno si leva di nuovo. Abbandonata è la quasi falciata pianura, silenziose le stoppie..........E lontano sul puro orizzonte vedi pulsante per la prima stella il liquido cielo sopra la collina.

sabato 24 luglio 2010

Donne e uomini

Cari Ornella e G. eccomi qui dopo aver ribaltato il blog per mettere in ordine i vostri commenti e, trasformando le nostre chiaccherate in post. Ho appena letto un articolo di Marina Terragni in cui pare che sia avvenuto il sorpasso delle donne negli USA riguardo l'occupazione, l'educazione, perfino nella sceta del sesso del nascituro se la fecondazione è artificiale preferiscono una figlia; le donne comprano e leggono più libri, sono politicamente più attive, nelle stanze del potere le porte cominciano ad aprirsi, però sia in quel paese che da noi manca la consapevolezza di questo cambiamento, le coscienze femminili restano attaccate ai loro stereotipi di vittimismo e recriminazione. L'ideale sarebbe collaborare in due, senza che un sesso mangi in testa all'altro, in equilibrio per usare il meglio di entrambe le peculiarità. Tutti guadagnerebbero da questa alleanza ma nessuno è disposto a cedere per primo, si inchinano solo davanti al genio, all'utilità economica di scegliere una donna invece che un uomo in qualsiasi lavoro. Nella mia famiglia i nonni e poi i miei genitori hanno sempre messo in pratica l'uguaglianza dei sessi e quando mi sono affacciata alla vita ed ho scoperto che io vivevo in un castello di cristallo prezioso ma fragile perchè attaccato da tutte le parti, mi sono rimboccata le maniche per non vanificare quello che avevo ricevuto in eredità. Mio nonno e mio padre facevano la spesa, aiutavano a gestire il quotidiano vivere. Mio padre ha passato notti in bianco per far studiare mia madre affinchè superasse il concorso per diventare maestra ed iniziasse così la sua carriera. Il padre di mia madre, mio amato nonno Camillo, dava lezioni di nascosto ai ripetenti per finanziare l'università a sua figlia negli anni '50 mentre mia nonna voleva che diventasse magliaia. La madre di mio padre invece gestiva l'economia familiare con il marito e riceveva negli anni '30 un aiuto impensabile per allora nella crescita dei figli e nelle faccende domestiche. Senza clamori o proclami avevano messo in pratica la collaborazione tanto auspicata ancora oggi da ogni parte e mai realizzata compiutamente. L'orgoglio, la paura, i preconcetti culturali sono più forti in certi luoghi del desiderio e dei cambiamenti che comunque avvengono. Mia figlia spero sappia di quali privilegi dispone studiando, potendo un giorno votare, lavorare, scegliere il momento della maternità, viaggiare......essere donna rispettata e tutelata sia dalle leggi oltre che dagli esseri viventi. Io ricordo ancora con tristezza una lettera ricevuta da Pirandello da una sua parente che si congratulava per i suoi successi letterari dicendogli che lui era fortunato perchè aveva visto il mare e il mondo. Una donna che viveva nel centro della Sicilia negli anni tra il 1915 ed il 1930 non aveva mai potuto raggingere la costa della sua isola perchè donna e zitella e soprattutto non indipendente economicamente dalla sua famiglia. A presto e buon fine settimana a tutti voi.

5 commenti:

  1. Adesso sì che ci siamo! Ci voleva proprio questa sistematina!
    Veniamo all'argomento di oggi: le donne!
    Comincio col dire che io ritengo che il vero sesso forte sia proprio il sesso femminile! Cominciamo dalla cosa più importante al mondo: partorire! Toccasse agli uomini, da mo' che sarebbe scomparsa l'umanità!!! Io personalmente vengo da una terra dove vige il matriarcato e ti assicuro che la tradizione, mio malgrado, continua anche nella mia attuale famiglia. A casa mia mi interesso di tutto io, e quando dico tutto è letteralmente TUTTO!
    Mio padre era convinto che fosse lui a prendere le più importanti decisioni in famiglia, niente di più falso! Mia madre, senza che lui se ne rendesse conto, gli faceva il lavaggio al cervello con molta nonchalance, poi lui esordiva con le sue decisioni convinto fossero farina del suo sacco! Anche tra di loro c'era molta cooperazione, io ho visto mio padre lavare tranquillamente i piatti, i panni, cucinare ( anzi lui cucinava meglio di mamma, come tutti gli uomini quando si cimentano in cucina!). Per me era assolutamente normale, ma non ho avuto la stessa sorte, mio marito non sa fare neanche un uovo alla coque e quando mi allontano per qualche giorno da casa trovo il lavello colmo all'inverosimile di pentolini e scodelle per il latte. Per il resto usa tutto rigorosamente di plastica da uso e getta! La fortuna del fatto che mio figlio ora viva per conto suo è che gioco forza deve vedersela da solo e gestirsi casetta sua.
    Anche nell'affrontare le difficoltà esistenziali noi siamo molto più forti degli uomini. E ' cronaca ormai quotidiana di uomini che uccidono ex mogli o fidanzate che li hanno lasciati, mentre tantissime donne, dopo essere state abbandonate drammaticamente, con tanto di figli, da mariti che perdono la testa appresso a qualche pulzella, sanno ingoiare le lacrime, la frustrazione, rimboccarsi le maniche e cercare di far vivere i propri figli nel modo più dignitoso possibile.
    C'è però una critica che devo fare soprattutto alle donne delle ultime generazioni. Molte hanno interpretato il concetto di parità fra i sessi come un doversi mascolinizzare, ecco quindi che abbiamo donne aggressive, che si rapportano all'altro sesso con gli stessi atteggiamenti del maschio dominatore, col solo risultato di intimidire a tal punto il maschio che, per salvarsi da tanta aggressività che lo inibisce e mette in crisi, se la dà a gambe! E' sempre stata la donna a scegliere con chi "accoppiarsi", ma almeno quelle di una volta avevano la furbizia di far credere all'uomo di essere lui il grande conquistatore e questo lo faceva sentire maschio e sicuro. I poveri ragazzi d'oggi con queste ragazze che prendono sfacciatamente l'iniziativa, anche quella sessuale, vanno in ansia da prestazione e per questo tantissimi di loro si vedono costretti all' "aiutino" per cercare d'essere all'altezza della situazione e non essere derisi.

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  2. Hai ragione a tutto campo. Difficile regnare da sole ma ancora più limitante farlo imitando gli stereotipi degli uomini, mascolinizzandosi. Dai vestiti di K. Hepburn che usava i pantaloni e le camicie bianche o i pullover con una grazia e praticità per nulla maschili agli abiti ed al trucco di oggigiorno. Le donne sono diventate la caricatura degli uomini alcune tentano la strada del vestito - uovo di Pasqua- ,come lo chiamo io, per sembrare più femminili oppure - sensuale primitivo - togliendosi tutto il possibile anche in inverno (artrosi e cistiti permettendo) e imitando le donne che nell'età della pietra conciavano le pelli per riscaldarsi ed usavano i denti degli animali come aghi per cucire. Vedi Ornella tutto quello che io ho trovato su un vassoio d'argento, pillola e divorzio, diritto allo studio ed al lavoro, libertà di viaggiare da sola ed indipendenza economica, insieme alla scelta della maternità, ci sono donne che ignorano la provenienza di tali diritti e conquiste. Alcune hanno sperperato ed abusato di tali doni, uomini compresi, le più giovani credono che l'intraprendenza sessuale sia l'unico modo per svegliare il maschio e testimoniare la loro libertà di decisione. Sono più spaesate dei ragazzi, fanno la voce grossa poi alla prima difficoltà, al primo problema di coppia crollano miseramente dall'alto delle loro certezze. Non sanno cosa cercano ecco il loro limite; non hanno gli strumenti per camminare da sole emotivamente e passano sopra come un carroarmato ai sentimenti di chi le ama. Gli uomini sembrano impauriti ma sono solo offesi ed umiliati e reagiscono come i membri del branco attaccando e uccidendo in gruppo o come killer solitari. Sono stati offesi e abbandonati e si rivoltano come le bestie feroci. Il possesso di una donna è più importante dell'amore che li ha uniti. Ho sentito un ragazzo dire della propria fidanzatina: "Ora ho qualcosa veramente di mio...." Io parlo così dei miei libri e neanche tanto perchè li regalo, li condivido, li leggo con mia figlia....La crisi del maschio e della donna riguarda solo le scelte che non sanno più fare riguardo alla loro vita, lavorativa ed affettiva. Precari fino a 40 anni non possono comprare una casa, se decidono di creare una famiglia hanno bisogno dell' aiuto dei propri cari e sono cresciuti nel mito del corpo,senza costruirsi una propria struttura emotiva, un'architettura dei sentimenti su cui poggiare i piedi della propria anima. Non conoscono limiti e la violenza verbale, fisica, è uno dei loro linguaggi. Non sono tutti così fortunatamente. Certi 30enni hanno la testa sulle spalle più dei 50enni e non vogliono di solito sentir parlare di famiglia ma al massimo di convivenza. Scottati dalle loro famiglie d'origine o dalle esperienze precedenti si muovono con cautela nel mondo degli affetti, cercano una sicurezza economica prima di costruire qualcosa di più impegnativo e di indebitarsi per i prossimi 30 anni non ne vogliono sentir parlare. le banche poi non li aiutano di certo. Usano i farmaci laddove credono che la virilità sia solo un'esercitazione fisica e non hanno idea di ciò che viene prima dell'atto sessuale in sè e per sè. Chiaccherare, conoscersi, gli abbracci e le carezze, i preliminari dell'amore e dello spirito dei sentimenti li saltano usando alcolici, avendo fretta di concludere per segnare una tacca in più nelle loro conquiste. Uomini e donne sono ora solo cacciatori e non agricoltori anche nel campo più difficile dell'amore che segna le nostre vite.

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  3. Ornella
    PRIMO - Il sesso forte non deve esistere!
    Nessuno deve arrogarsi il diritto di essere superiore all'altro.
    SECONDO -Io penso che la parità deve esserci in tutto.
    Terzo - La donna ha avuto la fortuna di poter far crescere dentro di sè la vita, ma non per questo deve sentirsi superiore e fare certe sgradevoli affermazioni.
    Ti posso garantire che il dolore dell'inutilità, e della mancanza di possibilità, ad aiutare una persona che veramente ami, e vedi soffrire nel momento del travaglio e del parto è fortissimo, e ti giuro fa malissimo anche a noi.
    Penso che la gravidanza sia una fantastica esperienza che tutti vorrebbero fare, sentirti crescere dentro una vita deve essere sensazionale.
    Che poi possa succedere che in famiglia comandi una donna può essere vero, ma questo lede il principio dell'avere tutti gli stessi diritti.
    La famiglia deve essere una condivisione, se partiamo con questi pregiudizi che famiglia è?
    Buona domenica con un abbraccio
    G

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  4. Senti G., io non so se tu sia un'eccezione alla regola, ma quella che tu chiami una "sgradevole affermazione" e cioè che se fosse l'uomo a dover affrontare i dolori del parto l'umanità si estinguerebbe ben presto, è dovuta ad una constatazione di fatto! Noi donne sopportiamo molto più facilmente il dolore fisico e le malattie di quanto non facciano gli uomini e ti assicuro che non c'è donna che non ti possa testimoniare di padri, fratelli, mariti che al primo cenno di febbre si trasformano in zombis. Noi donne, anche con la febbre alta, non ci possiamo di certo permettere il lusso di rintanarci al calduccio nel letto, perchè TUTTI, a partire dal marito e finendo con i figli, si aspettano, e quasi quasi pretendono, che siamo efficienti sempre e comunque! Riguardo al concetto di "sesso forte", io intendevo la donna più forte dell'uomo per quel che riguarda la forza d'animo, la capacità di soffrire e superare le avversità, la capacità di donarsi non per secondi fini, la capacità di sacrificarsi per la famiglia( la propria e quella acquisita), la capacità di immolarsi per i figli! Certo, ci sono eccezioni che confermano le regole, e fortunati tua moglie, i tuoi genitori, i tuoi figli se tu sei una di quelle! Un abbraccio anche a te, caro.

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  5. Due immagini: presso il Ponte Vecchio di Pavia su una panchina da anni in estate trovo al mio ritorno dal lavoro due anziani. Lei sulla sedia a rotelle deve aver avuto una paresi da ictus, lui le tiene la mano e le parla, le accarezza le braccia od una guancia, facendole prendere un po' di fresco e permettendole di vedere la gente che passa, cammina, corre, vive intorno a lei. Non la tiene chiusa in casa od in un istituto, non si vergogna di lei, l'ama e si prende cura di quella donna. Guardandola a volte vorrei fermarmi e dirle: " pur limitata da una malattia lei è una donna molto fortunata ed il suo compagno di vita un uomo che è degno di portare questo nome, amandola e curandola come solo chi ti conosce da sempre può fare". Un pomeriggio ricordo che la stimolava a chiudere ed aprire la mano e lei stanca gli ha preso il braccio e guardandolo negli occhi lo ha supplicato di lasciarla riposare un attimo. Lui ha sorriso è la baciata sulla fronte riponendo il braccio sul suo grembo. In questo periodo sarò pure sensibile a queste scene di vita ma sono pure dell'idea che solo nelle difficoltà scopri chi hai veramente vicino e, quella donna ha vinto la sua scommessa con l'amore pur avendo una malattia limitante e desiderando sicuramente riavere la sua vita precedente.
    Mia nonna negli anni trenta curò una sposina che le aveva chiesto aiuto perchè sull'appennino umbro-marchigiano un marito allora poteva divertirsi a mettere il ferro da stiro sulla coscia di sua moglie. Vi ricordate quei ferri contenenti della brace, pesanti ed ora venduti nei negozi di antiquariato? Rosa,questo il nome della neo sposa era considerata come una bestia da marchiare. Oggigiorno ci sono le violenze in seno alla famiglia mai denunciate e coperte dalla definizione di "incidenti domestici". La legge se la usi ti tutela ma la paura delle donne è più forte della coscienza dei propri diritti.
    Un'altra immagine: un giovane padre rimane con una bambina di poche ore di vita mentre sua moglie a poche ore dal parto è morta per un aneurisma cerebrale. L'ha cresciuta con una dedizione ed un affetto senza pari, non l'ha parcheggiata dai nonni se non durante le ore lavorative e si è trasformato in mammo-padre imparando tutto quello che occorre per crescere una figlia. Si è rifatto una vita solo dopo che la bambina ha compiuto 12 anni e so che la loro è una famiglia felice. Ci sono padri che meritano come quello che vi ho descritto di insegnare a certe madri cosa fare, ma per uno che scopri così partecipe del suo ruolo ce ne sono tanti che non meritano di essere definiti neppure uomini, padri è troppo.
    Per quanto riguarda il parto sono pochi quelli che partecipano a quel momento felici di assistere a quell'evento che cambierà la loro vita. Ci sono, G. ha ragione, soprattutto tra le giovani generazioni e confido in loro per vedere realizzato il sogno di una collaborazione in seno ad una famiglia. Non si sposano in chiesa perchè costa troppo e rispetto a certe famiglie tanto timorate di Dio sono più cristiani di loro e, di chi sostiene di seguire il messaggio di Gesù e poi con la confessione si lava la coscienza dai suoi peccati. Chi ha 50 anni è una mosca rara se vive la paternità e la maternità come un'opportunità di crescita e con amore, credimi G. tu sei una piacevole scoperta per l'universo femminile. In ospedale come nella vita di tutti i giorni gli uomini sopportano meno il dolore e sembrano in fin di vita quando stanno male per un semplice mal di pancia ma quando capiscono che possono guarire sono i primi ad alzarsi dal letto, vogliono fare fisoterapia e tornare a casa, mentre le donne tentano di prolungare la degenza in tutti i modi e si fanno servire anche quando non ne avrebbero bisogno. Forse vogliono riposare come in vacanza godendo dei benefici che a casa non hanno. Stanno meglio ma fingono di avere ancora dei problemi. Le anziane sono le più brave e spesso le loro famiglie le parcheggiano letteralmente in reparti come Medicina, Malattie respiratorie....A presto!

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