Scende la sera, immobili sono i prati. Il gorgogliare del ruscello assetato silente tutto il giorno si leva di nuovo. Abbandonata è la quasi falciata pianura, silenziose le stoppie..........E lontano sul puro orizzonte vedi pulsante per la prima stella il liquido cielo sopra la collina.

venerdì 26 novembre 2010

Un lampione


Oggi ho assistito alla commedia degli equivoci moltiplicata per tutte le persone che lavoravano e/o telefonavano. C'erano quelli che cercavano di farsi passare per i più intelligenti ed offendevano anche un'addetta delle pulizie pur di farsi notare ed illuminarsi così, sporcando di fango il lavoro altrui.
Poi ci sono i muli che vogliono far credere di essere cavalli di razza e parteciapre alle corse per vincere coppe, medaglie, menzioni di merito, faticando come matti per stare al passo dei veri cavalli. Sono felice di aver avuto come parte quella dell'osservatrice, quasi mi sono stancata per conto terzi tanto si sprecavano energie preziose per essere qualcosa che non apparteneva a nessun soggetto scalpitante. L'intelligente voleva comandare come un imperatore od un'imperatrice, il somaro cavalcare e sfilare con i paramenti sacri, la frustrata rendere impossibile il respiro altrui, l'ignorante salire in cattedra e parlare in sanscrito quando ancora non conosce a fondo la sua lingua madre. Al telefono tutti stavano per morire ed avevano bisogno di parlare urgentemente con un medico od un parente, chi aveva bisogno di chi senza costrutto ne forma.......
Stavo per gridare: " Fermi tutti un'ora di silenzio, non muovetevi e respirate lentamente, respirate in silenzio perchè la vita esige pace e calma." Nel caffè sembrava ci fosse l'arsenico, nel latte la cicuta, nel cibo il cianuro, e tutti esalavano fumi ed odori strani, l'odore della furia collettiva e dell'impazienza del vivere. Ma sanno ancora cosa significa vivere od hanno perso il sapore, il tatto, l'udito, dimenandosi come fossero al buio senza punti di riferimento da un'eternità per l'eternità!? Domenica dovremmo essere ricoperti di neve che rallenterà il moto ma spero pure la lingua e l'affannarsi comune di fronte ad un nonnulla quasi fosse un imperativo comune rompere le scatole anche allo spazio che si occupa oltre che al mondo intero che ci circonda! Non vorrei essere nelle persone che accoglieranno questa sera tanti invasati a cena, a letto, in case che temo si trasformeranno in appendici di campi di battaglia ricolmi di manichini disarticolati quali sono diventati gli esseri umani in questi ultimi giorni di novembre. Alla faccia dell'autunno che infonde calma e serenità, induce al sonno ed al riposo, alla malinconia ed all' introspezione, alla pace ed al raccoglimento interiore. Non ci vorrebbe solo una nevicata ma pure una nebbia fitta ed avvolgente per anestetizzare gli animi riscaldati da desideri e pretese che finiranno per dare ala polvere l'importanza dei diamanti, al fango la legittimità dell'acqua di fonte più pura e cristallina. La giornata sta per finire e dopo tanto tempo ringrazio il cielo di questo degno finale con il gelo alla porta che vuole entrare da ogni pertugio, con le luci avvolte da un'aurea di luminosità soffusa, con i lampioni che emettono sbuffi di vapore e donano all'atmosfera un che di irreale e di magico. Benvenuta sera, ti ho aspettato tanto!

4 commenti:

  1. Il venerdì sera, poi, è ancor più benvenuto!:)

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  2. La pace interiore arriva silenziosa, come un fiocco di neve, il cuore si riscalda del suo gelo, il batufolo bianco sfarfalla dentro di noi donandoci ricordi felici e sereni.
    Noi da spettatori ci avvolgiamo nel nostro mantello e ci godiamo il tepore meritato.
    Un abbraccio
    G.

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  3. Chissà se la minaccia o la promessa di una nevicata viene vissuta da tutti nello stesso modo? Non credo, per chi non guida è un momento di pace e di poesia da intaccare con una pala solo quando non riesci ad uscire di casa e la porta non si apre. Per chi guida e non è pratico, chi vive in pianura e prega che non nevichi mai è un incubo: la sera quando nevica è ancora più intensa da vivere. Un maglione caldo, un bicchiere di latte o di vino a seconda dei gusti, dei biscotti o del cioccolato amaro, il benessere in un angolo della tua casa che conosci come le tue tasche e meglio di te stesso. Certi egoisti superficiali che vivono di corsa, con la fretta come compagnia non sanno neppure cosa significa arrivare alla sera stanchi e rallentare il ritmo con piccoli riti. I superficiali profondi invece hanno qualche possibilità di redenzione perchè intelligenti sanno pure fermarsi per poco ma sono capaci di dire "stop" godiamoci un momento. Poi riprendono a correre più di prima per recuperare il tempo per loro perduto ma almeno assaggiano il tempo e se lo gustano. Ho scelto come titolo del blog non per niente "Scende la sera immobili sono i prati" poesia sconosciuta di un autore inglese altrettanto sconosciuto ai giorni nostri perchè quando l'ho letta la prima volta a 14 anni sono stata folgorata dal concetto di "quel che resta del giorno va custodito con amorevole passione e dedizione". Ho studiato volontariamente solo poche poesie nella mia vita ma quella è stata la prima e la ripeto ogni tanto per non perdere neppure un verso, come una preghiera. Prego che abbiate una splendida serata oggi come domani amici miei e vi auguro buonanotte!

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  4. Non so cosa succeda alle persone..se è l'imminente Natale o qualche altro fattore di forte stress... pare siano tutti indemoniati, con una rabbia inusuale in corpo! Soprattutto quando sono in autoo!

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