Scende la sera, immobili sono i prati. Il gorgogliare del ruscello assetato silente tutto il giorno si leva di nuovo. Abbandonata è la quasi falciata pianura, silenziose le stoppie..........E lontano sul puro orizzonte vedi pulsante per la prima stella il liquido cielo sopra la collina.

sabato 6 novembre 2010

Poesie


Il tuo nome è un uccello sulla mano,
il tuo nome è un ghiacciolo sulla lingua,
un solo movimento delle labbra,
il tuo nome
una palla afferrata al volo,
un sonaglietto d'argento in bocca.

Un sasso scagliato in un placido stagno,
singhiozza così come ti chiami.
Nel leggero schioccare di zoccoli notturni
risuona il tuo nome sonoro.
E' il cane del fucile che schiocca squillante
ce lo fa sentir nelle tempie.

Il tuo nome - ah, non si può! -
il tuo nome - è un bacio sugli occhi,
nel tenero gelo delle immobili palpebre,
il tuo nome è un bacio sulla neve.
Un sorso di sorgente, gelido, azzurro....
Col tuo nome il sonno è profondo.
Marina Cvetaeva

Custodia:
Il nome
le sue ombre
l'uomo, la femmina
Il mazzo, il gong
La i, la o,
La torre, il pozzo,
L'indice, l'ora
L'osso, la rosa,
La rugiada, la fossa,
La sorgente, la fiamma,
Il tizzone, la notte
Il fiume, la città
La chiglia, l'ancora,
Il femminino, la virilità
L'uomo
Il suo corpo di nomi
Il tuo nome nel mio nome.
Nel tuo nome il mio nome.
Uno di fronte all'altro.
Uno contro l'altro.
Uno intorno all'altro.
L'uno nell'altro senza nomi.
Octavio Paz

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