Scende la sera, immobili sono i prati. Il gorgogliare del ruscello assetato silente tutto il giorno si leva di nuovo. Abbandonata è la quasi falciata pianura, silenziose le stoppie..........E lontano sul puro orizzonte vedi pulsante per la prima stella il liquido cielo sopra la collina.

mercoledì 3 novembre 2010

Risposta ad Ornella


Non riuscendo a risponderti nei commenti ti scrivo un post in risposta a te Ornella per poi scoprire quale sia il problema. E' la quarta volta che tento e spero di riuscirci.
Persone come te sicuramente sincere nel cuore e nell'anima che curano le tombe dei propri cari ci sono al mondo però esiste un'altra fauna che visita i cimiteri e che meriterebbe un calcio nel sedere per quello che dicono o peggio ancora per quello che fanno in quel luogo. Rubare vasi di fiori o fiori freschi per esempio, atti di vandalismo gratuiti e quindi ancora più dolorosi da elaborare per chi ha sepolto da poco un proprio caro. Gite per scoprire e far pettegolezzi sul come ed il perchè di una morte, sul tipo di tomba, il tipo di vaso, la fotografia in ceramica oppure no, ecc. Persone che credimi quando le incontri vorresti essere tu il morto per terrorizzarle per bene come nel Racconto di Natale di Dickens. I cimiteri credo servano soprattutto ai vivi per declinare all'infinito quelle cure amorevole che ora non possono riservare più ai loro cari estinti. I fiori stessi sono un esempio lampante di ciò che dico: certe tombe in estate puzzano di marcio fino a farti torcere le budella per i fiori che le ricoprono. Altre sono abbandonate e sembrano far parte di un cimitero di guerra tanto è lo squallore che le veste. Io ne ho adottata una quando è morta mia madre per poter dare a qualcuno quell'eccedenza di fiori e lumini che la ricopriva. Era di un ragazzo di 23 anni morto nel 1939 poco prima dello scoppio della Seconda Guerra Mondiale, fortunatamente forse, per lui. In quel luogo nessuno veniva a disturbarmi ne a chiedermi per l'ennesima volta come era morta mia madre, potevo coltivare il mio lutto in santa pace ed elaborarlo con calma. I fiori finti alcuni di uno squallore tale da essere preferibili le erbe selvatiche alla plastica stinta e deformata dal sole estivo sono poi il colpo di grazia per le tombe abbandonate. Curare le tombe come fai tu dà sollievo invece e ricorda quanto eri utile con loro in vita, ti senti meno disarmata di fronte alla lontananza che la morte porta con sè, a quel silenzio che ti urla dentro. Pensare che i cimiteri fuori dalla città sono nati dopo le pestilenze per evitare contagi dato che i morti venivano sepolti all'interno della cinta muraria o delle chiese stesse con le conseguenze che ti lascio immaginare. Tanti saluti da L., A. e un abbraccio sincero a te ed a tutti i tuoi cari. A presto!

3 commenti:

  1. Ah come vorrei stare con te seduta in una di quelle panchine! Che luogo meraviglioso! Se il paradiso terrestre esiste, deve essere così! Un bacione a L., al tuo papà e naturalmente a te!

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  3. Unisci a questo giardino una biblioteca poco lontana ed ecco il paradiso servito su un piatto d'argento! L'eternità di un sogno si manifesta immaginando come potrebbe essere quello che desideriamo e certe fotografie o dipinti stimolano l'immaginazione oltre misura!
    Male non fanno certamente anzi ti ricordano quello che desideri e che sei!

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