Scende la sera, immobili sono i prati. Il gorgogliare del ruscello assetato silente tutto il giorno si leva di nuovo. Abbandonata è la quasi falciata pianura, silenziose le stoppie..........E lontano sul puro orizzonte vedi pulsante per la prima stella il liquido cielo sopra la collina.

venerdì 29 ottobre 2010

Inge Muller e la crisi degli studi umanistici


Grandissima poetessa della Germania dell'est, ex DDR, poco conosciuta perfino dai tedeschi, da me scoperta pochi mesi fa e con l'ausilio di Google ritrovata in traduzioni degne di questo nome. Le prime che qui trascrivo sono di Federica Venier.

Li ho visti; uomini senza Dio.
Abbandonati
E silenziosi.
Esserlo non lo sarò più.
E' molto
Se si ricordano.
E niente letteratura.

Per ridere non ho bisogno di un motivo.
Per piangere di nessun dolore.
Sono come voi e da voi ferita.
Non sono nessuna
Oppure solo una bocca Dodecafonica e terza.

Grigio è il cielo dell'alba.
Il primo storno canta nella neve
Prima che il sole sia alto.
(la morte fa male a chi canta)

Era amore
quando venni da te perchè dovevo.
Era amore quando ti lasciai
Perchè sapevo.
l'antica vergogna è falsa vergogna.
Qui non fu d'aiuto alcun dio
nè alcuna compagnia.
E andai. E qui nulla fu fatto.
Guardai me e te
E guardai gli altri.
E non bastava ancora.
Qui non fu d'aiuto alcuna separazione.

Inge Muller.
P.S. Leggo:
da un articolo di Martha C. Nussbaum, The Times Literary Supplement
Gran Bretagna.
"Stiamo vivendo una crisi di enormi proporzioni e di portata globale.Non mi riferisco alla recessione economica cominciata nel 2008, ma a una crisi che passa inosservata e che alla lunga sarà molto più dannosa per il futuro della democrazia: la crisi mondiale dell'istruzione.
Sono in corso cambiamenti radicali in quello che le socità democratiche insegnano ai giovani e, su questi cambiamenti non si riflette abbastanza.
Attirati dal profitto, molti paesi e i loro sistemi scolastici stanno escludendo alcuni saperi indispensabili a mantenere viva la democrazia e, se questa tendenza continuerà, gli stati di tutto il mondo produrranno generazioni di macchine docili, utili e tecnicamente qualificate, invece di cittadini a pieno titolo, in grado di pensare da soli, mettere in discussione le consuetudini e, comprendere le sofferenze ed i successi degli altri.
Quali sono questi cambiamenti radicali? Gli studi umanistici ed artistici stanno subendo pesanti tagli sia nell'istruzione primaria e secondaria sia in quella universitaria, in quasi tutti i paesi del mondo. In un momento in cui gli stati devono eliminare il superfluo per rimanere competitivi sul mercato globale, le lettere e le arti - considerate accessorie dai politici - stanno rapidamente sparendo dai programmi di studio, dalle menti e dai cuori di genitori e studenti.
Anche quelli che potremmo definire gli aspetti umanistici della scienza e delle scienze sociali -l'aspetto creativo e inventivo e, il pensiero critico rigoroso - stanno passando in secondo piano, perchè si preferisce inseguire il profitto a breve termine garantito da conoscenze pratiche adatte a questo scopo.
Stiamo inseguendo i beni materiali che ci piacciono, e ci danno sicurezza e conforto: quelli che lo scrittore e filosofo indiano Rabindranath Tagore chiamava il nostro "rivestimento" materiale. Ma sembriamo aver dimenticato le capacità di pensiero e immaginazione che ci rendono umani, e che ci permettono di avere relazioni umanamente ricche invece di semplici legami utilitaristici.
Se non siamo educati a vedere noi stessi e gli altri in questo modo, immaginando le reciproche capacità di pensiero ed emozione, la democrazia è destinata ad entrare in crisi perchè si basa sul rispetto per gli altri. Questi sentimenti a loro volta si basano sulla capacità di vedere le altre persone come esseri umani e non come oggetti. Ciò che ritengo grave è che l'istruzione a scopo di lucro richiede conoscenze di base, come scrivere e fare di conto e la parità di accesso non è importante. Evviva Inge Muller, allora, un po' triste ed in tema con questi giorni di fine ottobre vicini alla commemorazione dei defunti, ad Halloween, ai Santi da pregare perchè lo studio della poesia, dell'arte, della filosofia....non diventi simile alla commemorazione dei morti o al tema di una festa in costume!

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