Scende la sera, immobili sono i prati. Il gorgogliare del ruscello assetato silente tutto il giorno si leva di nuovo. Abbandonata è la quasi falciata pianura, silenziose le stoppie..........E lontano sul puro orizzonte vedi pulsante per la prima stella il liquido cielo sopra la collina.

giovedì 21 ottobre 2010

Pioggia


Cammino lentamente
ed osservo i ciottoli
venati dalla pioggia.
Vorrei confondere il mio viso
tra quei rivoli
invece,
maldestra,
inciampo.
Sorrido a me stessa.
Cerco un nuovo equilibrio
e mesta riprendo il controllo
dei miei passi.
Guardo i piedi.
Son loro grata
per aver schiaffeggiato
la mia tristezza.
Buffo vero?
Ho imparato a ridere coi piedi.
Aithne, PPG, 1993

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