Scende la sera, immobili sono i prati. Il gorgogliare del ruscello assetato silente tutto il giorno si leva di nuovo. Abbandonata è la quasi falciata pianura, silenziose le stoppie..........E lontano sul puro orizzonte vedi pulsante per la prima stella il liquido cielo sopra la collina.

giovedì 12 aprile 2012

Oggi ho ricevuto una notizia a dir poco nauseante e paradossale: 65 infermieri professionali con un contratto a termine non vedranno rinnovato o confermato il profilo dovendo così cercare altri ospedali o strutture private dove continuare a lavorare. 65 ragazzi già inseriti nei reparti, turnisti sulle 24 ore, alcuni in realtà non facili dove lavorare e appasionarsi all'assistenza come l'Oncoematologia Pediatrica. La regione Lombardia non darebbe i fondi per rendere i contratti da tempo determinato a tempo indeterminato. Si perderanno persone già inserite nel contesto lavorativo che dovranno essere sostituite da personale costretto a fare doppi turni e saltare quindi riposi. Questo significa che l'assistenza riceverà un brutto colpo e gli errori da stanchezza saranno inevitabili. La qualità di un mestiere così complesso svilita da plitiche di risparmio e di tagli selvaggi. Adesso arriva il bello si fa per dire: l'amministrazione uscente entro il dicembre scorso ha già approvato lo stanziamento di 457.000 euro per rinnovare tutte le divise del personale, circa 2000 persone, in tutti i reparti, dalle capo-sala agli infermieri agli fino a comprendere tutte le figure minori e, con questo termine non si intenda meno importanti. Se avverrà ciò che è stato paventato oggi in una realtà come il Policlinico San Matteo di Pavia sarà come gettare in una pozza d'acqua un meteorite prosciugando completamente le risorse umane coinvolte in tutti gli ambiti lavorativi e professionali. L'effetto domino sarà dirompente. E' triste ammalarsi ma lo è pure non poter assistere al meglio chi ha bisogno di cure ed assistenza.

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