Scende la sera, immobili sono i prati. Il gorgogliare del ruscello assetato silente tutto il giorno si leva di nuovo. Abbandonata è la quasi falciata pianura, silenziose le stoppie..........E lontano sul puro orizzonte vedi pulsante per la prima stella il liquido cielo sopra la collina.

martedì 24 aprile 2012

Il vero incantesimo che salva dal tempo e dal dolore è l'inconsapevolezza. (Erasmo da Rotterdam) Un incantesimo, appunto! Inconsapevoli di cosa? Cosa intimorisce nel tempo, cosa terrorizza del dolore! Sono stata consapevole di esistere e di essere felice quando ho annusato per la prima volta mia figlia dopo il parto. Annusata, avete letto bene, avevo le braccia legate durante il cesareo, l'anestesia parziale aveva interrotto le doglie, ma ascoltavo da dietro un telo verde tutto quello che facevano i chirurghi, ero presente e non solo a me stessa. Sentivo l'elettrobisturi che sfrigolava, i commenti, e poi.......quel verso! Pochi minuti dopo l'hanno avvicinata alla mia testa, ho potuto guardarla ed annusarla! Se il dolore è a volte così intenso da desiderare di essere inconsapevoli allora prefersico badilate di dolore pur di sentire quella felicità che un odore ed un verso mi hanno regalato e, continuano a trasmettermi. Ora che l'odore è un profumo, la sua vita, ed il verso il suono delle sue idee! Ci sono parole che ci piacciono a prima vista ed altre per cui proviamo un avversione subitanea. Ecco, inconsapevole e un'orticaria che si estende fino ai neuroni ed alle punte dei piedi e delle mani!

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