Scende la sera, immobili sono i prati. Il gorgogliare del ruscello assetato silente tutto il giorno si leva di nuovo. Abbandonata è la quasi falciata pianura, silenziose le stoppie..........E lontano sul puro orizzonte vedi pulsante per la prima stella il liquido cielo sopra la collina.

sabato 1 gennaio 2011

A mia madre!


Quando due anime sono così unite da vivere meglio separate altrimenti fanno scintille e, scoprono troppo tardi la loro assonanza musicale! La spiegazione della luce in architettura è l'unico modo che hanno per ritrovarsi e dirsi in un modo strano e arzigogolato che si vogliono un mondo di bene!Ritrovarsi alla fine è sempre meglio che non conoscersi mai veramente del tutto!A me è successo con mia madre: gli ultimi due anni sono stati gli unici veramente degni di essere definiti tali ma, solo la minaccia della morte ha condizionato la percezione del tempo e della realtà facendo sparire le sovrastrutture architettoniche delle nostre due anime. Quando hai poco tempo a disposizione allora non lo sprechi più, peccato capirlo sempre e solo in quella situazione al limite del vivibile. 22 mesi a discorrere di tutto e di tutti per non perdere nulla e lasciarsi con pacatezza e serenità, senza rimpianti! 22 mesi e già mi sembra che il cielo sia stato fin troppo benigno, a volte non hai neppure poche ore per concludere la visitazione di una vita intera! Ed io ho ricevuto 22 mesi in dono. Questo dialogo mi ha ricordato una tale fortuna. Quando è nata la mia bambina mi è mancata terribilmente, l'ho sognata certo ma non è la stessa cosa. Vuoi tua madre vicino quando partorisci per affinità e per solidarietà di genere. Ho ricordato quello che ha fatto con me, le sue teorie pedagogiche mutuate dalla realtà oltre che da libri e studi, ne ho fatto tesoro e sono servite questo sì, ma poter condividere una gioia simile con chi l'ha fatto prima di te è un privilegio concesso a pochi! Oggi sarebbe stato un giorno speciale per lei perchè amava l'architettura delle feste e sapeva con poco trasformare una casa in un bosco scandinavo, oppure una tavola in un banchetto da re, sosteneva che la cornice dei quadri è importante non vitale ma dà gioia quando illumina il soggetto ritratto. . A lei bastava veramente poco per far felici chi aveva intorno, era la sua dote migliore, la generosità intendo, e qui ora scopro il valore della sua assenza-presenza.

2 commenti:

  1. Quando sono nata io mia madre aveva 41 anni e a quei tempi si veniva considerati figli della vecchiaia. E così è stato, non c'è mai stata particolare intimità tra me e mia madre, quando io ero un'adolescenze lei era ormai una donna anziana, incapace di capire le mie esigenze e le mie problematiche giovanili. Molto ansiosa nei miei confronti, mi considerava in eterno pericolo e così mi ha impedito di godere anche delle gioie più innocenti quali una gita scolastica o un capodanno ospite della mia più cara amica trasferitasi in un'altra città. Non le ho mai potuto confidare niente, né chiedere consiglio su niente di vitale importanza, perchè mi si sarebbe ritorto tutto contro a causa della sua ansia. Anche da adulta, persino quando ho dovuto subire un aborto terapeutico, ho dovuto nasconderle tutto e comunicarglielo solo a cose avvenute. Figurati che diceva di sognarmi spesso, ma sempre bambina e in situazioni di pericolo! Quel tipo di rapporto confidenziale lei lo aveva con la mia prima sorella, la figlia della giovinezza!
    Va bene che al giorno d'oggi le mentalità sono cambiate e che non solo fisicamente ma anche psicologicamente s'invecchia più tardi, ma io sono dell'idea che i figli vanno messi al mondo quando non si è troppo avanti con l'età, non ci può essere reale comprensione tra una madre ed un figlio con oltre 40/50 anni di differenza d'età! Mettere al mondo una figlia a 56 anni come ha fatto la Nannini non è certo un atto d'amore, o perlomeno non d'amore nei confronti della figlia ma solo di se stessi. Con i figli non si campa alla giornata, bisogna preoccuparsi anche, e principalmente, del loro futuro.

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  2. La penso come te e sono felice che mia figlia sia nata quando avevo ancora 35 anni: non ero più giovane ma neppure troppo vecchia per affrontare la sua crescita, restando al passo dei tempi che cambiano.

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