Scende la sera, immobili sono i prati. Il gorgogliare del ruscello assetato silente tutto il giorno si leva di nuovo. Abbandonata è la quasi falciata pianura, silenziose le stoppie..........E lontano sul puro orizzonte vedi pulsante per la prima stella il liquido cielo sopra la collina.

sabato 10 dicembre 2011

Il Natale


Ci sono persone che fanno di tutto per rovinare il Natale. Cominciano a novembre organizzandosi con il proprio disprezzo gratuito verso luminarie e vetrine dei negozi, come se fosse solo il lato consumistico a valorizzare questa festa! Spesso abbiamo ricordi di Natali passati meravigliosi che chi vive con noi cerca di distruggere in tutti i modi. E' una guerra fino all'ultimo "morto" Natale compreso ma, non bisogna darsi per vinti o cedere nemmeno di un metro!
Ognuno di noi ha il diritto di interpretare il Natale a modo suo rispettando le idee altrui seppur diverse. Il disprezzo è come un'erba infestante non rispetta nulla e soffoca ogni anelito, anche il più sincero e minimalista che del Natale vorrebbe solo veder illuminata la sua candela!
Chi è triste lo vuole nebbioso,
chi è arrabbiato lo vuole soffocare,
chi è eccitato lo vuole anticipare,
chi è innamorato lo vuole poco illuminato e non sfavillante,
chi è vecchio lo osserva con indulgenza,
chi è adolescente lo osserva con sospettosa nostalgia.
Chi lo ama lo attende con devota pazienza per tutto l'anno,
ad occhi bassi, sorridendo fra sè e sè.
Non c'è nessuno che possa veramente imbrattare la tela di quel giorno, di quelle ore.
C'è chi lo confonde con il cibo e le pietanze elaborate,
chi vorrebbe manifestare contro gli eccessi alimentari con un solenne digiuno.
Ognuno di noi manifesta il proprio convincimento
ed interpreta il Natale usando la stessa maschera ogni anno, mutuata dai cartelloni pubblicitari e non dalla propria anima,
vestendosi come un albero od un presepe,
truccandosi come una vecchia donna condiscendente verso sè stessa ed i propri difetti.
C'è chi abborrisce così tanto il Natale da avvelenarlo con la sua lucida ironia.
C'è chi lo ama semplicemente per quello che è!
Un giorno di festa, una nascita annunciata e mai provata se non dalla fede!
Il ritorno lento ed inesorabile della luce,
una gioia contenuta mai urlata,
una vita da raccontare, una luce da spegnere prima di andare a dormire,
candele da accendere senza provocare incendi,
un dolce da mangiare, zenzero da grattuggiare su biscotti informi senza tanto convincimento solo per imitare una ricetta letta in un romanzo, un giorno qualunque che si veste con l'abito della festa, pulito, profumato, stirato, ricamato con alci e stelle.
Una sempllice risata gorgogliante di bambino,
una carezza, uno sguardo, una memoria custodita con amore.
Ecco che cosa è il Natale per me!

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