Scende la sera, immobili sono i prati. Il gorgogliare del ruscello assetato silente tutto il giorno si leva di nuovo. Abbandonata è la quasi falciata pianura, silenziose le stoppie..........E lontano sul puro orizzonte vedi pulsante per la prima stella il liquido cielo sopra la collina.

venerdì 31 dicembre 2010

Tobia e Sara.



Tobia e Sara terminano la loro preghiera a Dio con le seguenti parole: " Degnati di aver misericordia di me e di lei e di farci giungere insieme alla vecchiaia". gli sposi del Cantico dei Cantici dichiarano vicendevolmente con parole ardenti il loro amore umano. Gli sposi novelli del Libro di Tobia chiedono a Dio di saper rispondere all'amore e dissero insieme:" Amen!" Poi dormirono per tutta la notte.Essi commuovono più profondamente degli sposi del Cantico dei Cantici e confermano in modo diverso il loro amore. Oggi è anacronistico immaginare tali emozioni figurarsi viverle e se qualcuno prova ancora simili sentimenti è meglio che non ne faccia pubblicità o verrà umiliato e deriso da chi li invidia profondamente e tenta con il discredito di avvallare che non c'è più nulla da fare, sono malati di romanticismo. Anacronistico non significa impossibile ed auguro a dei novelli Tobia e Sara tanta felicità e coraggio! So che ci sono da qualche parte, lo so!

2 commenti:

  1. Ho letto gli ultimi tuoi tre post, splendidi e come sempre carichi di sensibilità e raro esempio di capacità linguistica e letteraria. E' davvero una goduria leggerti!
    Mi auguro che i novelli Tobia e Sara possano essere i nostri figli ed i loro partners, perchè noi siamo capaci di vivere anche, e soprattutto, di felicità riflessa, vero amica mia?

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  2. Vero come intense e vere sono certe storie raccontate nella Bibbia, un'opera letteraria e non solo un vedemecum religioso e di fede. Ci sono persone che immancabilmente per immaturità o vendetta spicciola preferirebbero percorrere strade già segnate da passi altrui e questo è il solo modo che conoscono per reagire a ferite vecchie o recenti, disillusioni, sogni. Noi due andiamo oltre e cerchiamo di non ferire e così facendo non solo non ci autolesioniamo ma possiamo indirizzare le nostre energie e risorse verso la vita di chi amiamo figli in primis naturalmente. Sarà felicità riflessa ma è tangibile come poche altre!

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