Scende la sera, immobili sono i prati. Il gorgogliare del ruscello assetato silente tutto il giorno si leva di nuovo. Abbandonata è la quasi falciata pianura, silenziose le stoppie..........E lontano sul puro orizzonte vedi pulsante per la prima stella il liquido cielo sopra la collina.

venerdì 31 dicembre 2010

Quando....



Quando si ride ci si lascia andare, si è nudi, ci si scopre. Quando uno ride, vedi un po' la sua anima. Roberto Benigni.
Vero, non puoi mentire quando ridi di gusto, è un'impronta digitale della tua anima come per i polpastrelli ce ne sono solo di un tipo per ogni individuo. Quando scopri che quella è la felicità, quello è il momento, quando senti che la persona accanto è quella giusta ti viene da ridere per la gioia, ridi anche per un nonnulla. Sei vicino e lontano, ti accorgi di esistere con tutti i sensi, le percezioni sono acute e si è più spugnosi, meglio più duttili! Si cambia espressione del viso, modo di camminare, si respira profondamente, si diventa sè stessi., Non è un cambiamento questo ma una conferma di quello che siamo sempre stati. come è accaduto che i tratti del viso siano induriti o sfuggenti, la voce bassa e monocorde il tono, come si comincia a camminare in modo rigido, guardando il marciapiede e non più il cielo. come si comincia a non desiderare di uscire di casa, a non volersi più guardare allo specchio, a non volersi più ascoltare. Come possono chiamare amore qualcosa che ti imprigiona giorno dopo giorno senza aver più via di scampo ne scelta. No, non può essere amore quello che si veste a festa e ti dice cosa devi fare e come vivere. No non è amore quello che chiede e nulla dona senza mostrarti il conto. No non posso confondere il cieco egoismo per quello che tutti anelano e raramente trovano lungo la loro strada. Se lo trovi almeno una volta dopo sai riconoscerlo, non possono mostrarti lucciole per lanterne, eppure la sua ricerca a volte ti fa vedere solo quello che c'è in superficie, come un iceberg. Il Titanic è affondato noi invece anneghiamo lentamente, inesorabilmente, aspirando a quel mondo ovattato che c'è sotto il pelo dell'acqua, per un attimo non vogliamo sentire più nulla, un attimo poi la vita ci riporta a galla, ci strappa a quel silenzio liberatorio e ci grida i suoi bisogni.......Ho sentito il ghigno soddisfatto di chi credeva di aver vinto senza pagare neppure il biglietto della lotteria, non ho fatto caso a quel suono ero troppo presa dalla musica dei miei sogni che apparentemente stavano diventando realtà. Un orecchio interno di scorta ecco cosa dovremmo avere, una sentinella che ci schiaffeggi quando cediamo alle più melense romanticherie, ho sentito il bisogno di far entrare un po' di luce un giorno nella mia casa e quello che ho visto mi ha ferito così profondamente da desiderare il fuoco per cicatrizzare tali lacerazioni, veloce e privo di pietà come solo la verità sa essere. Fuoco e verità: impietosi ma sinceri. Capisci subito con chi hai a che fare ed è rassicurante. Le menzogne invece quello non aiutano a stare meglio, non ti scaldano ne ti rafforzano, una risata quando si libera nell'aria ti può uccidere rivelandoti tutto della persona da cui proviene ma raccontare quello che sentivamo prima è penoso come una malattia cronica. Tutto è svelato e guardare negli occhi quello che vedi per la prima volta richiede coraggio e forza, non mi mancano questo è una buona fine ed uno splendido inizio! auguri di buon anno a tutti, anche a me!

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