Scende la sera, immobili sono i prati. Il gorgogliare del ruscello assetato silente tutto il giorno si leva di nuovo. Abbandonata è la quasi falciata pianura, silenziose le stoppie..........E lontano sul puro orizzonte vedi pulsante per la prima stella il liquido cielo sopra la collina.

domenica 6 febbraio 2011

Libri

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" L'uomo passò duecento metri d'aria sotto il branco. Non poteva vederlo,molti salti di roccia più in su. Nessun senso gli dava la certezza che c'era. sono scarsi i sensi dati in dotazione alla specie dell'uomo. Li migliora con il riassunto dell'intelligenza. Il cervello dell'uomo è ruminante, rimastica le informazioni dei sensi, le combina in probabilità. l'uomo così è capace di premeditare il tempo, progettarlo. e' pure la sua dannazione perch dà la certezza di morire. quel giorno di novembre l'uomo sapeva di rasentare il termine. Poteva essere l'ultima volta dietro il branco, oppure la penultima. l'uomo non sopporta la fine, dopo averla saputa si distrae, spera di avere sbagliato previsione.

Era giusto per lui finire sulle rocce, come un re dei camosci, un re minore. Sorrise, perchè lo sapeva soffiare nell'armonica, il re minore."

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